Abitare: una delle funzioni primarie dell’uomo moderno, da diversi secoli almeno. Avere un posto da chiamare casa, il luogo dell’intimità dove siamo più compiutamente noi stessi, è un’esigenza tanto forte e profonda quanto fondamentale per il nostro benessere.
Lo spazio in cui viviamo diventa così parte integrante di noi stessi, e viceversa: la casa, l’ufficio, lo studio riflettono il nostro modo di essere e di relazionarci col mondo, e per questo meritano tutta la cura possibile per non essere semplicemente luoghi anonimi in cui transitare quotidianamente, bensì vere e proprie estensioni del nostro mondo e della sensibilità personale. Luoghi in cui essere realmente noi stessi, con le nostre caratteristiche uniche e irrinunciabili.
Il lavoro di architetto, il mio lavoro, diventa quindi quello di creare e definire al meglio spazi e ambienti di uso quotidiano in modo che più corrispondano alle specifiche esigenze dei miei clienti. Non solo funzionalità e non solo adempimenti tecnici, ma un vero e proprio viaggio nella personalità del committente.
Ciò significa che ciascun progetto è unico e non riproducibile, e che le soluzioni estetiche non sono intercambiabili: devono rispettare lo specifico contesto in cui si inseriscono, e rispecchiare obiettivi ed esigenze personali, e pertanto sempre speciali. Per questo è difficile anche scegliere cosa mostrare dei progetti già conclusi: le soluzioni scelte per essi dovranno essere adattate alle situazioni specifiche di altri contesti architettonici, stilistici e soggettivi.
Con questa piccola avvertenza, pubblico in queste pagine alcune immagini e alcuni dati di progetti realizzati nel corso della mia carriera, a Genova e non solo.